7 Agosto, 2023 - Nessun Commento

ATTIVITA’ CULTURALI A GAETA E MINTURNO

Due appuntamenti nel Golfo di Gaeta come saluto all’estate che comincia a declinare.

Il 23 agosto a Minturno (Arena Mallozzi, ore 21) Gerardo Stefanelli, Sindaco della città aurunca, presenterà il quarto volume della Collana “Personaggi della memoria minturnese”. Il volume è dedicato a “Giuseppe Cassieri, scrittore di miti e d’ironia”, ed è scritto da Giulia Sotis. Cassieri è uno dei personaggi più iconici del mondo culturale minturnese. Capitato quasi per caso in quell’area (a seguito di un incidente stradale nei primi anni Sessanta del secolo scorso), nel breve periodo che dovette forzatamente trascorrere nel posto, s’innamorò, letteralmente, dell’ambiente fatto di uno stupendo paesaggio, di una ricca tradizione di miti, di una umanità che ne stimolò lo spirito di acuto osservatore . E così Scauri divenne la sua nuova patria, non solo estiva, dove trascorse molti degli anni che precedettero la sua prematura scomparsa nel 2008.

Gli anni scauresi furono ispiratori di un notevole numero di volumi che Cassieri, fecondo Autore, pubblicò presso i maggiori Editori italiani e presso Editori stranieri. La sua curiosità critica fu attratta sia dalle antiche vicende mitologiche  (da Marica agli altri protagonisti del mondo di fiaba e di leggenda di cui il Golfo è ricco), sia dal milieu locale, che egli trattò con grandissimo rispetto, non scevro però da una osservazione serenamente ironica o a tratti graffiante. E le vicende che interessarono in quegli anni Scauri e il Golfo sono oggi interpretate in molti dei suoi numerosi libri, ed in particolare in tre di essi, che ho avuto la fortuna di ritrovare come remainders presso biblioteche di libri antichi e preziosi: parlo di “Le Trombe”, nel quale traccia un raffinato disegno della società che affollava la Scauri estiva ma anche della società locale; “Offerta speciale”, che rievoca la grande polemica sulla Raffineria di Gaeta e sul cosiddetto Campo-boe, che nelle sue mani diventa una succosa e pseudo futuristica immagine di un mondo quasi scomparso; e “Il Muro di Gutemberg”, nel quale la sua raffinata ironia descrive un convegno di intellettuali in una Ventotene invernale, dove ognuno è libero di dare sfogo (inascoltato) alle proprie elucubrazioni.
La monografia dedicata a Giuseppe Cassieri è certamente la prima che viene pubblicata in Italia: a rendere omaggio all’Autore è un altro personaggio scaurese, la professoressa Giulia Sotis (esperienze in Università e Centri culturali americani, canadesi e britannici), che espone con colto acume la sua “lettura” del pensiero e dello stile di Cassieri. Il libro è èdito da Armando Caramanica, anch’egli di Scauri-Minturno.

25 agosto, Le poesie di Graziosetto – Michele Graziosetto, preside emerito del Liceo L.B. Alberti di Minturno e noto intellettuale aurunco, impegnato in diverse attività culturali, presenterà il 25 agosto, ore 19.00, presso il Club Nautico di Gaeta, una delle sue ultime opere di poesia: Un improvviso vento all’Ariana (Editore Caramanica). La poesia è l’ambiente  di vocazione e disciplina nel quale Graziosetto si è prevalentemente rifugiato negli ultimi anni, pur senza rinunciare ad altre discipline culturali (è presidente dell’Università del Golfo Formia-Gaeta-Minturno e Cultore di storia contemporanea presso Università di Roma Tre). Ha recentemente scritto ex novo la storia di Umberto Nobile, lo sfortunato trasvolatore del Polo Nord, del quale era stato frequentatore negli anni in cui il generale viveva a Scauri. La poesia è sempre stata una sua passione, campo di ricerca, di sentimenti e di scrittura. Per due sue precedenti sillogi poetiche, tre illustri critici letterari hanno donato loro scritti: Marcello Carlino ( “Come se domani”); Rino Caputo, (“Per quel che resta”) e Arnaldo Colasanti, che ha svolo un esame complessivo dell’opera dell’Autore.
L’attività multiculturale di Graziosetto è la naturale continuazione della sua sensibilità verso la ricerca delle fonti di vita intellettuale che lo ha accompagnato lungo la sua vita di docente, di preside e di “uomo della società”. Per altri orizzonti, Graziosetto ha pubblicato il romanzo “Tre donne intorno al cor…(“, Guida Editore); e sul versante della ricerca storica, ha dedicato la sua indagine al “Trasformismo” di fine Ottocento da Crispi a Giolitti. La presentazione al Club Nautico avrà come moderatrice la professoressa Vera Liguori Mignano, L’Autore sarà accompagnato nella esposizione del proprio “Io culturale” dalle musiche del cantautore Dario Calderone.

3 Agosto, 2023 - Nessun Commento

MINTURNO CELEBRA IL RICORDO DELLA SUA MEDAGLIA D’ORO

La Città di Minturno festeggia oggi l’anniversario dell’attribuzione al suo gonfalone della Medaglia d’Oro al Merito Civile, per le sofferenze patite durante la Seconda Guerra mondiale. Minturno ebbe a trovarsi sull’estremo versante meridionale della Linea Invernale Gustav, sbarramento eretto dai Tedeschi per frenare l’avanzata alleata verso Roma. La Linea correva dal versante abruzzese (Ortona a mare), che gli Alleati avevano affidato alla 8^Armata britannica, fino al Golfo di Gaeta a sud, dove operava la 5^ Armata americana. La battaglia ebbe inizio alla fine di ottobre 1943, dopo lo sfondamento della linea di resistenza sul fiume Volturno e proseguì fino al maggio 1944. Lo schieramento alleato, che si avvaleva anche di unità britanniche speciali e del Corpo di Spedizione Francese (soldati coloniali Marocchini, Algerini e Tunisini), oltre che, su un settore limitato, del nuovo ricostituito Esercito Italiano che dipendeva dal Regno del Sud di Vittorio Emanuele III, perse decine di migliaia di uomini, così come quello germanico, annidato negli aspri versanti collinari da Minturno a Cassino. La Città di Minturno ricorda anche un retro ammiraglio italo-americano, Michael Angelo Musmanno, illustre uomo politico e professionista della Pennsylvania, che durante un bombardamento di Minturno, diresse le operazioni di sgombero della popolazione civile, contribuendo al salvataggio di centinaia di Cittadini, trasferiti al di là del Garigliano. Musmanno rimase anche ferito durante l’operazione e, da cattolico fervente qual era, portò in salvo paramenti e arredi sacri della Chiesa di Minturno, che poi restituì il 3 febbraio 1945 all’arcivescovo di Gaeta, monsignor Dionigi Casaroli. Il Sindaco di Minturno appena eletto democraticamente alla carica, conferì a Musmanno la prima Cittadinanza Onoraria, mentre il Governo Italiano gli riconobbe la Medaglia d’Argento al Valor Militare.

“Nella giornata del Merito Civile – ha dichiarato oggi il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli –  abbiamo voluto, come consuetudine, riconoscere un Premio ad un/a concittadino/a che si è contraddistinta nella propria vita per aver svolto attività a favore della proprio comunità. Quest’anno la scelta è caduta su Maria Treglia per 40 lunghi anni ostetrica in servizio presso l’Ospedale di Minturno e di Formia. La Signora Maria ha accolto tra le sue braccia durante il suo impegno professionale, circa 4000 ‘nuove vite’ diventando un punto di riferimento per tante nuove ostetriche che hanno operato facendo tesoro dei suoi insegnamenti. Grazie Maria!”.

In occasione dell’odierna ricorrenza, il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli conferirà la Cittadinanza Onoraria al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

27 Luglio, 2023 - Nessun Commento

UNA BONIFICA URBANA FALLITA

Un amico di Latina ha nel suo studio una gigantografia delle arcate dell’Intendenza di Finanza. Il pavimento fatto di un prato verde: una contrapposizione tra l’austerità semi-classica dell’architettura (razionalista) e la “naturalità” dell’erba creata col Photoshop. Ho sempre pensato che il pensiero del mio amico espresso da quella gigantografia fosse un auspicio. O forse un timore che precorreva i tempi (non è di oggi, ma di qualche anno fa). Ora penso che il mio amico temesse quel nuovo aspetto di Latina. Eppure è prossimo ad averci indovinato.

Chiunque percorra le strade della nostra Città che si svolgono appena al di là della “isola pedonale” (che si vuole trasformare in ZTL, ma che quasi tutti speriamo resti come è oggi),  si accorgerà che la trasformazione di marciapiedi, case e strade in una steppa florida quanto disordinata è prossima a diventare la gigantografia del mio amico. Fiorenti piante selvatiche si innalzano dappertutto, cespugli di erbe prive di nome e di dignità invadono ogni angolo, tonnellate di foglie secche prodotte da questo micidiale gran caldo coprono ogni dove, e Latina – una città che “produce” alberi bellissimi e giganteschi di cui nessuno o quasi si accorge – sta ormai diventando una steppa priva di dignità e di cura.

Una ghost town dove solo il vento fa pulizia (o amplia la sporcizia).

Pochi minuti dopo l’insediamento della nuova Giunta ci era stato detto che “stiamo già lavorando” a diserbare una città che conta strati geologici di foglie e di antiche piante del Pleistocene mai estirpate. Ci era stato assicurato che accordi con le varie organizzazioni agricole dell’Agro Pontino avrebbero provveduto a falcidiare tutta questa orribile dimostrazione di trascuratezza. Non era vero. Non è stato vero fino ad oggi, non è vero per l’immediato futuro. Ma nessuno protesta, neppure quelli che se la sono presa con la “politica del verde” di Damiano Coletta, quando era lui a doverne rispondere. Perché oggi nessuno parla della “nouvelle vague” di questa Amministrazione che dipinge di nuovo il percorso della ciclabile urbana (che nessuno percorre e che non aveva affatto bisogno di essere riverniciata), mentre le “strisce zebrate” della Circonvallazione non esistono più e impongono ai pedoni complicate manovre con gli automobilisti che vogliono “arrotarli? Forse perché la verità ha sempre due facce? Entrambe fasulle?

 

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