
AI MIEI QUATTRO FORTUNATI LETTORI
Cari Amici che da sei anni (quasi) confortate il solitario e pigro lavoro del redattore di questo Blog, elargendogli commenti e consigli, desidero farVi giungere un grazie di cuore per aiutarmi ad assicurare la sopravvivenza ideale di questo modesto mezzo di comunicazione.
Voglio, soprattutto, inviarVi gli auguri per il nuovo anno: che il 2018 sia pregno di soddisfazioni per Voi e per le Vostre Famiglie. Ed anche per la mia, si licet…
Il Buon fine 2017 Ve lo invio, invece, attraverso una serie di “detti e motti” che ho colto qua e là e che ho avuto il tempo di annotarmi.
Sorridiamo insieme.
DETTI E MOTTI
Un signore che voleva fare sfoggio di conoscere il latino e ne fa anche d’inglese: Condition sine qua non ( 23.02.2001)
Un signore che voleva citare una nota metafora ma confonde, citando “le cattedre nel deserto” (anziché le cattedrali, 13.06.01)
Good-bay, per dire good bye; un errore davvero, non una mia cattiva lettura (Repubblica, agosto 2001)
Un signore che voleva giustificare l’assenza di un personaggio ad un convegno: E’ testimonio di un matrimonio di nozze (1997)
Un politico che criticava un amministratore: Questa gestione non è certo il surplus (ma voleva dire “non plus ultra”, in un dibattito a Latina)
Un altro che criticava la lenta burocrazia: Una pratica con un difficile itinere (anziché iter: idem a Latina)
Una esagerazione anacronistica: Lo storico isolamento del territorio di Latina (che è una delle città a maggior tasso demografico: in un convegno del 2005)
Ancora una cattiva citazione latina: Captatio benevolentia (anziché benevolentiae, 2005)
La critica di un politico di destra contro la damnatio memoriae del fascismo; E’ una convenscion ad excludendum, 2008)
Un amministratore che lamentava diversità di vedute: Le nostre posizioni sono agli antitesi (anziché agli antipodi, 16. 09. 2008)
Una pillola di ovvietà: La vita è come un fiammifero che viene sfregato ma la cui fiamma va usata il più presto per accendere qualcos’altro, perché’ se aspetti si spegne ed è troppo tardi.
Una battuta storica: L’importante è che la morte ci trovi vivi (Marcello Marchesi)
Un monito morale: Non aver paura che la vita possa finire, abbi invece paura che possa non cominciare (cardinale Newman)