14 Maggio, 2013 - 2 Commento

GUIDO VEROI, UN ARTISTA

Perché parlare di Guido Veroi, scomparso a Roma il 16 gennaio di quest’anno? Una prima e personalissima (privata) risposta potrebbe essere che Veroi era il fratello della consuocera del proprietario di questo blog, di Teresa Buongiorno, valente scrittrice per l’infanzia e nota ospite di Rai3, dove spesso riesce a sfogare la sua straordinaria verve di “parlatrice” mai banale. Ma c’è un’altra reagione, molto più corretta, ed è che Guido Veroi è stato un autentico artista che ha legato il suo nome a molte cose nel campo della scultura medaglistica e di quella ben più nota che “esige” le grandi dimensioni per farsi conoscere. Parlo, ad esempio, del grande “Marc’Aurelio a cavallo”, la notissima statua che è il simbolo del romano Campidoglio, se non della stessa Roma. Se ora il Marc’Aurelio è restaurato ed in ottima salute, lo si deve a Guido Veroi, sensibile architetto restauratore, coordinatore di uno staff tecnico di prim’ordine che lo ha assistito e seguito nella lunga e difficile opera di salvataggio della straordinaria scultura; ed alla sua qualità professionale di ingegnere, che lo ha guidato nello studio dei mali del bronzo e gli ha suggerito i rimedi più efficaci.
Ma potrei anche ricordare che a Guido Veroi si deve la grande porta bronzea che ora si chiama “Porta Paolina”, che progettò e realizzò per la basilica romana di San Paolo fuori le Mura, proprio in quell’anno 2009 che la Chiesa cattolica dedicò al ricordo dell’Apostolo. Ma molti troveranno maggiore familiarità di ricordi con questo nome rievocando che fu lui l’autore del bozzetti e dei gessi delle famose “tre caravelle” che caratterizzarono la prima moneta d’argento del secondo dopoguerra italiano, del valore di 500 lire. Ed ancora lui è stato il fecondo disegnatore e scultore di una grandissima quantità di monete di vari Stati, ed in particolare di San Marino; e di medaglie di ogni tipo, e tra esse la bellissima serie realizzata per conto della Regione Lazio, nella quale emerge la slanciata figura di Camilla, mitica regina dei Volsci, personaggio che appartiene ai racconti leggendari dell’affermazione di quella terra Volsca che oggi è la provincia di Latina, dal nord (Cori) al sud (Fondi, Formia, Minturno), che fu annientata dai Romani nella loro espansione verso la Campania, ma solo a costo di sanguinose e lunghissime battaglie, protrattesi per secoli.
Insomma, Guido Veroi lascia dietro di sé una straordinaria traccia di artista prolifico e mai banale, di medaglista e numismatico, di scultore fertile di gran classe. Forse la Cultura italiana ha commesso nei suoi riguardi un formidabile peccato di omissione, ricordandone poco le virtù, forse anche a causa di quella riservatezza che portava Veroi a considerare i suoi splendidi lavori con una timidezza ed una modestia silenziosa che erano parte del suo carattere di grande signore proveniente da una importante Famiglia dell’alta borghesia romana, e di artista

8 Maggio, 2013 - Nessun Commento

BIOBLITZ A PANTANELLO
PER UN GIORNO E UNA NOTTE ESPLORATORI DI NATURA E BELLEZZA

Ventisei ore consecutive: per esplorare e censire la “biodiversità” e per riscoprire com’era
l’ambiente della Pianura Pontina prima della bonifica, in un parco a confine con il
Giardino di Ninfa. Un giorno e una notte interi, aperti a tutti e accessibili per tutti, gratuitamente, per cercare, fotografare, riconoscere e classificare le specie animali e vegetali sui sentieri del Parco Naturale Pantanello.
L’appuntamento, organizzato dalla Fondazione Roffredo Caetani onlus, con il supporto
operativo di CURSA (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per
l’Ambiente) del Comitato Nazionale BioBlitz Italia, è per venerdì 17 (dalle ore 12) e sabato
18 Maggio (fino alle ore 14) presso il Parco Naturale Pantanello (Doganella di Ninfa-Via
Ninfina).
BioBlitz è un’iniziativa nata negli Stati Uniti nel 1996, su iniziativa del National Park
Service e sostenuta dalla prestigiosa rivista National Geographic, che vede ogni anno
migliaia di partecipanti, affiancati da scienziati ed esperti biologi e naturalisti, impegnati
nel raccogliere dati su piante, animali vertebrati e invertebrati, funghi e persino batteri.
BioBlitz fotografa un “inventario naturale”, mirato a conoscere la varietà di piante e
animali che ci circondano, ma anche e soprattutto un invito a trascorrere il tempo libero
all’aria aperta, per coltivare un sano contatto con la natura.
Nel Parco Naturale Pantanello, una straordinaria opera d’ingegneria naturalistica voluta e
curata dalla Fondazione Caetani a testimonianza delle caratteristiche e dei valori del
paesaggio della Pianura Pontina esistenti prima delle bonifiche, il 17 e 18 Maggio,
studenti, famiglie, curiosi e appassionati potranno disegnare una vera e propria immagine
dello stato della biodiversità primaverile.
L’iniziativa contribuirà a creare la “banca dati” del Parco, con il supporto di specialisti
delle Università di Roma – La Sapienza, Tor Vergata, Roma 3 – e di due delle Università del
CURSA – Molise e Tuscia – che partecipano al BioBlitz.
I dati raccolti confluiranno nell’Osservatorio Regionale per la Biodiversità,
nell’osservatorio Europeo LIFEWATCH e nella banca dati mondiale dell’Encyclopedia Of
Life: serviranno a indirizzare la migliore gestione dell’ambiente e saranno utili anche per
la corretta fruizione da parte dei visitatori. La collaborazione tra volontari e scienziati
aiuterà a monitorare il territorio e, trattandosi della prima indagine approfondita sull’area,
potrà forse portare alla scoperta di specie rare o di grande valore naturalistico.
Il BioBlitz 2013 potrà contare sul supporto operativo dell’Associazione “Anima Latina”,
particolarmente attiva nella promozione dei valori culturali e storici del territorio Pontino,
dell’Istituto Pangea Onlus, la “scuola d’ambiente” che da oltre 20 anni opera nel Parco
Nazionale del Circeo e dell’Agenzia di comunicazione ambientale Silverback.
La “mobilitazione” dei cittadini dei Comuni più vicini a Ninfa e Pantanello è iniziata con il
coinvolgimento di alcuni Istituti scolastici di Latina e di Cori, ma hanno preannunciato la
loro adesione gli Istituti scolastici di Bassiano, Cisterna, Norma, Sermoneta.
Alla manifestazione hanno dato il loro patrocinio e concorso operativo, la Provincia di
Latina, il Corpo Forestale dello Stato, i Comuni di Bassiano, Cisterna, Cori, Latina, Norma
e Sermoneta, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, la Camera di Commercio di
Latina, la Lega Italiana Protezione Uccelli, il Fondo Ambiente Italiano, l’Accademia
Nazionale delle Scienze, detta “dei Quaranta”, e numerose importanti “Società” e
Associazioni scientifiche.
La Condotta Slow Food di Latina, nell’ambito della manifestazione “BioBlitz” organizzerà
a Pantanello un “Punto Ristoro” e il “Mercatino del Buon Gusto” con espositori-produttori
dei prodotti tipici della terra e dell’artigianato Pontino e non solo.
Questa seconda edizione del BioBlitz nazionale italiano si svolge in contemporanea con il
BioBlitz “ufficiale” condotto negli Stati Uniti nel Jean Lafitte National Historical Park and
Preserve, in Lousiana e, grazie anche alla collaborazione e al sostegno garantito dalla
Direzione per la Scienza e la Biodiversità del National Park Service USA, sono previsti
collegamenti tramite internet, in tempo reale, per lo scambio di attività, di esperienze e di
emozioni tra i partecipanti dei rispettivi eventi.
Questo ponte tra i due continenti, nato per conoscere e censire la biodiversità
internazionale, troverà spazio anche sulle pagine online di Repubblica@scuola, dove i
giovani reporter delle scuole italiane potranno seguire il lavoro scientifico ed essere
direttamente coinvolti tramite questionari e schede di avvistamento. Tutti possono
partecipare e inviare le proprie segnalazioni e foto, seguendo le istruzioni pubblicate sul
sito http://www.bioblitzitalia.it/, e sulla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/BioBlitzItalia
Le edizioni statunitense e italiana di National Geographic seguiranno, inoltre, l’iniziativa
in contemporanea, divulgando risultati e avvistamenti più curiosi.

Il BioBlitz 2013 a Pantanello non sarà solo un’occasione per censire le specie viventi del Parco, ma
soprattutto per ricordare, a tutti i cittadini, la necessità di conoscere meglio e apprezzare questo
patrimonio naturale del nostro territorio: patrimonio che, seppure gestito dalla nostra Fondazione,
appartiene a tutti e che tutti insieme abbiamo il dovere di conservare. Sono certo che la partecipazione al BioBlitz sarà per molti, soprattutto per i più giovani,un’esperienza importante e memorabile, un’avventura nella Natura del Parco Pantanello e un’occasione unica d’incontro con importanti ricercatori del mondo scientifico universitario e
esperti interpreti e educatori ambientali.
La partecipazione al BioBlitz è aperta a tutti ed è gratuita: è consigliabile però
comunicare la propria adesione. Informazioni dettagliate sono disponibili sul sito web
della Fondazione Caetani, www.fondazionecaetani.org, sulla pagina Facebook del
Comitato Nazionale BioBlitz Italia, https://www.facebook.com/BioBlitzItalia?fref=ts,
scrivendo alla segreteria della Fondazione info@fondazionecaetani.org o telefonando ai
numeri: 347 8757675 – 345 9716959 – 0773 632231 .

7 Maggio, 2013 - Nessun Commento

GIULIO ANDRETOTTI QUANDO ERA “PONTINO”

Giulio Andreotti in una foto pubblicata dall'Agi, l'agenzia di stampa che per prima ha battuto la notizia della scomparsa del senatore a vita

Giulio Andreotti, è morto con lui mezzo secolo e più di storia politica anche della provincia di Latina. Dall’epoca in cui, da signore assoluto, trovò improvvisamente sulla sua strada un giovane ma deciso amministratore, che si chiamava Vittorio Cervone, già segretario provinciale della Democrazia Cristiana e già sindaco di Latina. Al XII congresso provinciale della DC pontina, svoltosi a Fondi nel giugno 1961 (erano gli anni in cui i congressi politici erano autentiche battaglie tra correnti, combattute con tutti i mezzi ma con una cavalleria oggi sconosciuta), Giulio Andreotti era accompagnato dal suo stratega del tempo, l’onorevole Franco Evangelisti, divenuto noto con la locuzione un tempo famosa: “A Fra’, che te serve”. Cervone vinse, capitanando una lista di capicorrente (si chiamava “Concentranzione”) che sostenevano l’orgoglio della “pontinità” (si chiamavano, per fare qualche nome, Mario Bellini, Rodolfo Carelli, Riccardo Bellomo, Pasquale Corbo, Mario Costa, Francesco Paolo De Arcangelis, Ninì Matteis, Candeloro Mignano, Dante Monda, Geppino Riccardelli, Vincenzo Rossetti, Ugo Sestili, Benedetto Soccodato, De Risi, Macci, Nardacci, Mennella. Dall’altra parte si trovava la lista di “Continuità” degli andreottiani originali con Guido Bernardi, Franco Ottaviani, Antonetti, Cardi, Di Summa, Fauttilli Sr., Jalongo, Marraccioni, Palombi, Pietraccini e Venditti. Erano battaglie che si combattevano sul lungo periodo. E molti di “Concentrazione” divennero andreottiani, nel tempo. Ma Andreotti non volle mai essere riconosciuto come un soggetto dividente: la sua autorità di uomo di governo (7 volte premier, 19 volte ministro) lo poneva al di sopra delle parti, e la sua frequentazione non disdegnò mai quelli che gli si opponevano. Aveva uomini che sapevano seminare per lui, come Mario Venditti e Mondino Tulli, efficienti e sorridenti, rassicuranti. Sapevano garantire spalle coperte, ed era un argomento che faceva attrazione.

Andreotti sapeva anche assicurare la sua presenza “familiare” in provincia. Nel 2009, in occasione del suo novantesimo compleanno, si trovava, come spesso d’estate, a San Felice Circeo. Alcuni suoi ammiratori vollero organizzargli una piccola festa di compleanno, presso il Grand Hotel Maga Circe, e gli donarono un orologio con scritto su il suo nome e il numero 90. Lui, che già si era incurvato più che nelle impietose vignette satiriche, e si sarebbe incurvato ancor più man mano che andava avanti il processo che subì in Sicilia, dimenticò tutti i suoi malanni e fece, come sempre, ricorso alla sua ironia, anzi all’autoironia: “Meno male che ve lo siete ricordati ora – disse nelle due battute che pronunciò – perché forse l’anno prossimo non avreste fatto a tempo”. E, invece, ci sarebbero stati altri quattro anni di tempo. In tanti lo ricordano mattiniero, insieme alla moglie, seduto nei primi banchi della chiesetta dell’Immacolata, alla messa che frequentava quotidianamente, nel silenzio delle prime ore della giornata estiva. Vi arrivavga accompagnato in auto da qualcuno, lui che abitava piuttosto lontano, su a villa Aguet, o ospite di qualche amico sul versante di Quarto Caldo. Quel giorno di compleanno raccontò anche dell’origine delle sue mitiche e atroci emicranie: “Cominciai prendendo sole da giovane nelle vacanze che passavo a Terracina”, diceva, dando, forse, un po’ di colpa a quel sole dal quale cercava di ripararsi con un leggero cappellino chiaro, e che evitava nelle lunghe ore dedicate alla lettura di libri e documenti. Ebbi l’occasione, in quella circostanza, di donargli una copia del libro che avevo scritto per i 50 anni della splendida litoranea Flacca. Lo guardò con curiosità, lo sfogliò un attimo, quasi sorpreso, forse per cortesia, di una cosa che pure ricordava perfettamente, perché insieme al ministro Pietro Campilli se ne riteneva co-autore, guardò alcune vecchie fotografie che ritraevano amici che ormai erano passati, di moda o da questo mondo. E sembrò che nella fessura  che le sue labbra sottili disegnavano sul suo volto, passasse un lieve sorriso di compiacimento, per esserci ancora a quei 90 anni.