14 Agosto, 2014 - Nessun Commento

POSTE ITALIANE SALVA ALITALIA MA DIMENTICA DI CONSEGNARE LA POSTA

dov'è la postaLe Poste Italiane mi hanno ignorato per una intera settimana. Non mi hanno consegnato una cartolina, una lettera, un avviso pubblicitario, un invito a versare una somma in favore di chi ne ha bisogno, un invito a qualche noiosa conferenza. Nulla di nulla.  Qualcuno potrebbe osservare: forse nessuno ti ha spedito nulla e, allora, che pretendi? Risponderei che ho un metodo infallibile per contare i giorni in cui l’Ufficio postale di Latina o i postini di Latina non compiono il servizio per cui sono stati istituiti, e per il quale noi contribuenti li paghiamo: sono abbonato a un quotidiano. E quel quotidiano oggi mi viene consegnato al ritmo di cinque copie (tutte insieme) per ogni settimana (cinque perché l’abbonamento non comprende la copia domenicale, presumendo che le Poste italiane non consegnino nei giorni festivi; e perché quel quotidiano non esce il lunedì).  E il portiere non nasconde la posta. Quindi so per certo quante volte a settimana il postino bussa al mio portone. Quasi mai due volte, forse una sola. Ed è decisamente troppo poco. Non è un servizio, e neppure un mezzo servizio. E’ una omissione. E’ una cosa che capita, quando ne ha voglia l’ufficio consegne.

In queste settimane si è fatto un gran parlare dell’acquisto di quote della società Alitalia-Etihad da parte di Poste Italiane, che è uscita fuori come una sorta di salvatore della Patria aeronautica (fatti salvi gli accertamenti della UE sulla compatibilità di tale operazione). Bene: quei soldi sono anche i nostri, ma noi contribuenti italiani non siamo solo imbroglioni ed evasori fiscali. Siamo, in generale, persone per bene e molto pazienti e disposte a perdonare anche i Consiglieri regionali del Lazio che percepiscono fior di pacchi di denaro per “vitalizi” che vengono loro erogati a 50 anni, mentre noi comuni mortali percepiamo pochi spiccioli solo alle soglie del nostro decesso. Ebbene: ma Poste Italiane, anziché concorrere come se fosse un emiro arabo al salvataggio Alitalia, non potrebbe impiegare quelle stesse risorse per far funzionare il servizio al quale è deputata? Sarebbe interessante se qualcuno ce lo spiegasse.

 

12 Agosto, 2014 - Nessun Commento

DUE LIBRI PER RICORDARE 70 ANNI DELLA NOSTRA GUERRA MONDIALE

paroleI 70 anni dalla guerra stanno trascorrendo in provincia di Latina in maniera abbastanza pigra. Non c’è stata alcuna iniziativa che abbia “tesaurizzato” un ricordo che, per quanto sgradevole, fa parte ella nostra storia recente, ed è ancora depositato nel territorio (la rete dei bunker e delle difese sugli Aurunci, ad esempio). E’ abbastanza comprensibile che si tenda a ricordare le cose liete più che quelle cupe, come una guerra; ma se, poi, il risultato di questo settantennio è la dedica di un luogo ad  uno dei “perdenti”, come ha fatto la Provincia, allora c’è qualcosa che non funziona. La città di Latina ha ignorato il 25 maggio, giorno della sua liberazione; ha ignorato che il II Corpo e il VI Corpo alleato (provenienti da sud/Gustav e dalla testa di ponte di Anzio) si riunirono a Borgo Grappa e che il generale Mark Clark volle esaltare con la sua presenza l’evento portandosi a Borgo Grappa, alla periferia di Littoria (come si chiamava all’epoca) dove esso avvenne; ha dimenticato tutta la sofferenza dei suoi cittadini.

Non una parola, forse per quieto vivere, anche se la storia non sempre è fatta di quieto vivere. Ma ci sono due “compensazioni” a queste dimenticanze: sono il frutto della passione di amanti della storia locale. Due libri, uno dei quali frutto della ricostruzione dei ricordi dedicati a Formia; e l’altro che ha voluto affidare tre o quattro anni di un pellegrinaggio delle medaglie, ossia degli eroi pontini caduti in quella guerra. In sintesi, come un blog è uso fare:

– A Giacinto Mastrogiovanni e ad Alessandro Campagna si deve il volume “Quann’è venuta la guerra…vicende di militari e di civili nel Golfo di Gaeta 1943-144”, èdito a Formia a cura delle Associazioni “Maranola nostra” e “Linea Gustav”. E’ una bella ricostruzione di fatti importanti e meno importanti, locali e di teatro, che ricorda anche qualche novità, come l’affondamento dell’incrociatore britannico Penelope avvenuto nelle acque tra Formia e Ventotene. E’ un libro che ha cercato e scovato notizie curiose e notizie “normali”, con una dedizione che merita la citazione

– A cura di Domenico Tibaldi è il libro “Parole., simboli e segni della Memoria”,dedicato al ricordo i soldati, aviatori, marinai che da persone “qualunque” della società pontina dell’epoca si sono trasformate in eroi di guerra, affidando il loro nome e la loro vita ad una idea della Patria che oggi sembra così distante e che meritava di essere tenuto vivo. Insieme a Tibaldi hanno contribuito Enzo D’Aprano e l’Associazione Linea Gustav, fronte del Garigliano, di SS Cosma e Damiano. Due opere che hanno contribuito a non far dimenticare alcuni mesi di storia della società pontino- aurunca.

12 Agosto, 2014 - Nessun Commento

NORD E SUD: LA DISTANZA SI ALLARGA

24Nord e Sud: è un destino che restino una diatriba, Almeno a leggere le cronache più recenti degli interventi governativi. Desumo la notizia da Il Sole 24 Ore di domenica 10 agosto, prima pagina, dove si riportano le somme che il Governo ha destinato ad opere cantierabili. Si tratta di 20 miliardi di euro, che si spera diano un po’ di fiato all’ecomomia locale e ad attrezzare le aree interessate in modo da affrontare con migliori strutture l’avvenire.

Ebbene: di quei 20 miliardi, solo 5400 sono destinati ad opere da realizzare nel Sud. Il resto (ossia i 3/4 della spesa) privilegeranno il Nord e contribuiranno a scavare ulteriori fossati. Non c’è alcuna spiegazione “tecnica” che tenga.

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