13 Novembre, 2013 - Nessun Commento

ANTONIO SICUREZZA, LA MOSTRA
Temi sacri e religiosi

Le opere aventi soggetto sacro e religioso sono larga parte della produzione del pittore sessano-formiano Antonio Sicurezza, che le cure amorose ma imparziali del figlio Ammiraglio Eugenio Sicurezza e della nipote Anna Luce stanno riproponendo ad un pubblico sempre più vasto, riscoprendo la grande “sincerità” e la mano sicura e trasparente dell’artista. Se qualcuno vuole a sua volta riscoprire Antonio Sicurezza, approfitti di questo invito.

7 Novembre, 2013 - 1 Commento

LITTORIA: CADE IN PEZZI LA “CITTA’ DI FONDAZIONE” SGOMBERATA LA EX “CASA DEL COMBATTENTE”

Un altro pezzo della Latina d’origine – ossia Littoria – è on pessime condizioni di salute. Si tratta della ex Casa del Conbattente, progettata da Oriolo Frezzotti, che firmò il primo PRG di Littoria, posto nella centralissima piazza San Marco, già piazza Savoia. Qualche settimana fa dal frontone del tetto si era staccato un pezzo del fregio in tufo. La successiva ispezione ha rilevato lo stato miserevole di tutta la copertura. Ottanta anni dopo, e dopo una guerra mondiale, Littoria paga il prezzo della disattenzione dei suoi gestori, siano autorità comunali o, come nel caso di cui parliamo qui, il Demanio, costruttore a suo tempo ed ora distratto gestore dei suoi immobili. Che dire di tutta la retorica che da sempre infiora i discorsi nostalgici sulle “città di Fondazione”? Che si fanno solo chiacchiere, parole al vento. Della città d’origine – la “città nuova” per eccellenza . non interessa nulla a nessuno. E questo è un fatto antico. ma poiché è antico, esso significa che venti anni di amministrazione di centro (poco)-destra non hanno tutelato neppure il ricordo immobiliare di quei tempi che pure si esaltano a parole, pretendendone il “rispetto” (immobiliare). E’ storia vecchia, ripetiamo, perché il primo “grido di allarme” non partì dal Comune, ma da un ente “minore”, l’allora Ente provinciale per il Turismo, oggi abolito, il cui Consiglio di Amministrazione inviò al Comune – all’epoca retto dal sindaco Delio Redi – una petizione che sollecitava la tutela degli edifici di fondazione e, quanto meno, un primo atto di sensibilità attraverso la identificazione dei loro progettisti e dell’anno di costruzione. Cosa che, per la verità, il Comune fece in parte, almeno per la centrale piazza del Popolo, ex piazza del Littorio. La Casa del Combattente è il biglietto da visita della “nuova” sensibilità storica. Il resto? E’ una neghittosa noia.

 

2 Novembre, 2013 - Nessun Commento

I SALESIANI FESTEGGIANO
80 ANNI DI PRESENZA A LATINA

I Salesiani di Latina hanno festeggiato i primi 80 anni della loro presenza a Latina. E hanno concluso il breve ma intenso ciclo nel migliore dei modi, con una visita a Papa Francesco e al Santuario del Divino Amore. La storia pontina salesiana ha una precisa data di inizio: il 27 ottobre 1933, quando il primo parroco prende possesso della chiesa di San Marco, che sarebbe diventata cattedrale quando Latina fu staccata dalla diocesi di Velletri, per divenire “capoluogo” diocesano di un territorio che comprende, anche nella denominazione, le gloriose ex cattedrali di Terracina, Priverno e Sezze.

La storia di questo inizio è scritta nel ricco diario che i Salesiani hanno tenuto fin dal primo giorno e che è confluito, grazie al ricercatore e storico Clemente Ciammaruconi, in due volumi che raccontano, appunto, la storia della presenza salesiana a Latina, inclusi i terribili anni della guerra. La comunità della cattedrale di San Marco pubblica un suo periodico, “Il Canale”, che riporta un pezzo di quegli inizi. Ecco quanto vi si racconta:

La storia fatta da Il Canale

Ottant’anni fa arrivavano qui a Latina i Salesiani guidati dall’indimenticabile don Torello. Il 18 dicembre 1932 nasce la città di Littoria; il 25 aprile 1933 viene consacrata la chiesa di San Marco. Alla domenica vi viene a celebrare messa il parroco di Cisterna sotto la cui giurisdizione cade la nascente Littoria (ndr: larga parte dell’attuale territorio di Latina fu staccata dal comune di Cisterna, nel cui cimitero si continuarono a seppellire anche i primi cittadini di Littoria, finché non fu costruito un cimitero cittadino) . Il parroco dei Cisterna si fa aiutare da altri sacerdoti ma il “servizio religioso” non riesce a soddisfare le esigenze della popolazione che sia in città che nei borghi sta sempre più crescendo. Le cronache riportano un colloquio informale avuto da Mussolini con le suore Vincenziane che gestiscono l’asilo che sorge a fianco a san Marco: “Siete contente di trovarvi qui a Littoria?”- chiese il duce – “Nossignore, perché la popolazione è senza sacerdoti, la chiesa è pronta ma sembra che nessuno la voglia” – rispose la superiora delle suore.

Non riuscendo a trovare una soluzione con i sacerdoti diocesani, il Vescovo di Velletri sotto la cui giurisdizione cadeva allora parte del territorio bonificato, chiede la disponibilità a varie congregazioni religiose. Su interessamento anche del Papa, Pio XI vengono interpellati i superiori salesiani che il 29 settembre del ’33 prendono in esame la proposta e danno il loro parere favorevole ed iniziano cosi le “pratiche burocratiche” necessarie per l’erezione canonica della nuova parrocchia e il suo affidamento ai salesiani. II 24 ottobre il primo parroco della terra “redenta”, insieme ai confratelli destinati ad avviare la nuova opera furono ricevuti in udienza dal Papa che non mancò di sottolineare la particolare importanza che attribuiva all’impegno della Congregazione salesiana nell’Agro Romano.

Il 27 ottobre 1933 i Salesiani prendono ufficialmente possesso della parrocchia di S. Marco. La nuova comunità è cosi composta: Don Carlo Torello direttore della Comunità e Parroco, Don Francesco Vargiu e don Giuseppe Rosso vice-parroci; inoltre della Comunità fanno parte anche i coadiutori Sante Borboni ed Ercole Ercolani. Ad essi, nei giorni festivi vanno ad aggiungersi anche alcuni giovani confratelli sacerdoti che per motivi di studio si trovano a Roma (S. Cuore) ai quali viene affidata la cura pastorale dei borghi. Ottant’anni di presenza salesiana a Latina, 80 anni di cui dire un grande grazie al Signore per ciò che ci ha concesso… ma che ancora ci concederà.