ETTORE SCAINI: LA VITA DI UN FRIULANO PONTINO
La morte è sempre un momento di dolore, perché apre un vuoto nell’ordinario corso di chi sopravvive. La morte di Ettore Scaìni non si sottrae a questa regola, ma essa si accompagna ad alcune constatazioni che rendono più accettabile quel che è ineluttabile. Innanzitutto, l’età, perché il tempo del vivere si è chiuso per Lui a 99 anni, che è una bella età, e giustifica il fatto che si siano fatte suonare campane a distesa, anziché i rintocchi del martello. Poi, la grande folla che ha accompagnato l’ultimo viaggio di Ettore, friulano di nascita e di cuore, pontino di insediamento e anche qui di cuore. Infine, il dolce canto del coro degli Alpini di Latina che ha accompagnato il rito nella chiesa dell’Assunta a Cisterna. Ettore ha fatto centro anche nell’ultima, subìta azione della sua vita. La Famiglia ha avuto una consolazione in più dall’Uomo che l’aveva illustrata col suo sorriso dolce, con la sua parlata di valle furlana, malgrado tanti decenni di vita in Terra Pontina; col suo portamento eretto nella figura alta e possente di cui la natura l’aveva dotato; del Buon Ricordo che ha sottolineato l’intensa attività da lui svolta. Della Poesia, infine, che ha scandito il suo lungo cammino, insieme al suo Fogolar Furlan. Ciao Ettore: a una Persona cara in vita si riserva rispetto, sempre. A te si riserva anche l’Amore.