2 Luglio, 2013 - 1 Commento

LA SCOMPARSA DI MASSIMO MESOLELLA

Un altro Amico di Formia ci ha lasciati. Parlo di Massimo Mesolella – che all’anagrafe si chiamava Tommaso, ma che gli amici hanno sempre chiamato nell’altro modo, lui stesso condividendo questo cambiamento, giacché firmava la sua corrispondenza, che inviava a noi che lo conoscevamo, con lo scherzoso “Capitan Maxim”, che molto fa riferimento alla sua passione per la vela e per il mare, coronata dalla presidenza del Circolo nautico Caposele di Formia. Massimo ci ha lasciati, ma ha compiuto il gesto generoso di legare molti di noi in una mailing-list che con cadenza periodica riempiva di messaggi contenenti splendide immagini di tutto il mondo, e qualche volta non rinunciando al piacere dell’ironia e dello sfottò consolatorio per come va questo nostro mondo. Già Direttore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Formia, poi apprezzato funzionario dell’Azienda di Promozione Turistica della provincia di Latina, amministratore da anni e poi presidente dell’Automobile Club di Latina, esperto in attività promozionali, amante di Formia al punto da arrabbiarsi spesso quando le cose non andavano, con quell’eterna sigaretta che forse lo ha tradito facendolo ammalare, Massimo ha saputo coltivare l’arte delle buone relazioni, del sorriso, del rispetto. Era un “vecchio (non d’età) signore di campagna”, frase che vuole sottolineare la genuinità di comportamenti un tempo consuetudinari e che oggi sono pressoché spariti dalla faccia della nostra terra. E questo non è poco in un mondo che a volte dimentica che vale più un bel gesto che un’arrabbiatura. Ciao Massimo!

 

1 Commento

  • Ciao Capitàno, conoscerti sin dal lontano 1975 in un Convegno formiano da te organizzato è stato un privilegio, averti come amico un dono. La tua ironia, la tua signorilità affascinanti. Mi hai fatto amare ancora di più il mistero del mare e la tua terra. Sempre disponibile a dare aiuto e consiglio, fedele ad un’amicizia profonda ed antica ancora più rara perchè tra un uomo ed una donna. Amicizia vera e sincera che ha superato mille difficoltà. Ricorderò sempre la tua eleganza nell’organizzare eventi,il tuo senso dell’ospitalità nell’accompagnarmi a visitare i posti più belli di Formia che ho ancora nel cuore.Lo sai che usare parole è la mia arte, la mia professione che ammiravi ed incoraggiavi. Ma questa volta le parole tacciono per non dichiarare la realtà amara di questa perdita.Mi chiamavi al telefono per le nostre chiacchiere tra bioccate di sigaretta che invano ti chiedevo di spegnere. Mi hai chiamata anche pochi giorni prima di morire e mi hai chiesto se io “ci credevo”.Ti ho detto di sì e ti ho inviato al cellulare le mie preghiere. Mi hai detto che eri rassegnato ormai e che non avevi alcuna speranza di riprenderti perciò la volevi “prendere con filosofia, con leggerezza quest’ultima parte della tua vita che ti rimaneva” .Come hai sempre fatto nel resto della tua esistenza .In apparenza non prendevi niente sul serio (eccetto la famiglia, la barca e l’alfetta ed in passato il tuo lavoro); certe volte la tua “superficialità” mi irritava data la mmia sensibilità femminile ma poi tutto si chiariva e si ritornava più amici di prima; ci siamo sempre consigliati su tutto, con me ti aprivi e lasciavi trapelare le tue fragilità; è stata una bella e forte amicizia e non è facile per me in questi giorni elaborare il lutto.Le penultime parole che mi hai detto sono stete”Sai, ho cambiato il mio punto di vista” e io sapevo che cosa volevi dire.Le ultimissime parole le tengo solo per me.Spero che gli amici trovino la voglia di ricordarti insieme; in tal caso fatemi sapere. Aver fatto parte della tua mail-list è stato una profusione di immagini ,spiritosaggini, facezie e serietà che ho condiviso con amici che non conosco nella realtà ma ai quali mi accomunerà per sempre il ricordo di Massimo, di Capitan Maxim.

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