
MUSICHE DA FILM E RACCONTI NEL CONCERTO DEL MAESTRO SCIPIONE AL TEATRO ROMANO DI MINTURNAE
Solitamente questo blog non s’interessa di cronache di spettacoli o di recensioni. Oggi deve fare una doverosa eccezione per parlare
brevemente del concerto che domenica sera 6 luglio ha tenuto al Teatro romano di Minturnae il Maestro Umberto Scipione, compositore
di musiche da film e docente all’Accademia di Santa Cecilia.
Una bella coreografia, arricchita da un continuo gioco di luci, accompagnata da tre ottimi cantanti e da due ballerine, ha raccontato – proprio così, raccontato – attraverso una ventina di citazioni le più belle musiche da film realizzate da Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani e dallo stesso Scipione, per il cinema. La cavea del Teatro era pressoché esaurita (1500-2000 persone).
L’occasione era celebrativa, scelta per inaugurare una nuova stagione di spettacoli e concerti all’aperto nel Parco archeologico dell’antica
città aurunca di Minturnae, che nei suoi momenti di maggiore splendore qualche autore dice sia stata vissuta da centomila abitanti, prima
del crollo dell’impero romano d’Occidente e la sua caduta rovinosa.
L’occasione erano i primi 65 anni del “nuovo” teatro, riportato alla vita artistica per cui fu fatto rinascere nel 1960 dall’idea pazza e stupenda del senatore Mario Costa, presidente dell’Ente turistico della provincia di Latina, che si avvalse di Remigio Paone, il re della commedia musicale italiana, presidente del Maggio Musicale Fiorentino e tante altre cose; e con l’indispensabile sostegno e collaborazione della Soprintendenza archeologia del Lazio e del Comune di Minturno prima e della Azienda di Soggiorno e Turismo di Minturno-.Scauri,
Un teatro romano abbandonato da duemila anni, fu riportato agli antichi splendori in mezzo a quella che sembrava una città morta e che
, a sua volta, è rinata all’ammirazione di un pubblico sempre più vasto in una campagna immiserita e desolata, che ha ripreso vita (continue sono le novità che emergono dagli scavi, ultimo un tratto sepolto della via Appia romana nel punto in cui si ferma sulla riva destra del fiume Garigliano, il “verde Liri” , che grazie alle esplorazioni subacquee che un sacerdote domenicano americano, Dominic Ruegg condusse per sei anni, fino alla riscoperta dell’antico Portus lirensis e a reperti storici come una quantità di monete votive, alle palafitte che sostenevano le banchine del porto, a resti antichi di diversi secoli.
Il concerto, applauditissimo, è stato introdotto da un breve ed efficace incipit del sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, che, annunciando anche il cartellone della stagione, ha ricordato i meriti di Mario Costa e il sostegno a questo impegnativo concerto della clinica polispecialistica – anch’essa quasi centenaria – “Casa del Sole” di Formia, rappresentata da figli e nipoti di Mario Costa.
E’ stato un concerto che ha dimostrato anche la grande qualità della costruzione romana e della sua sonorità dove si sono diffuse le note, suonate dal vivo da una giovane orchestra, con pezzi cult del cinema: C’era una volta il West, La vita è bella, Anonimo Veneziano, Gershwin e quelle provenienti dall’ampio repertorio dello stesso Scipione: “Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al Nord”, “Il principe abusivo”, “Chi ha incastrato Babbo Natale?”, “Sotto una buona stella”, solo per citarne alcune tra quelle che sono valse al celebre musicista quattro nomination ai David di Donatello e altri importanti premi.
Ottima l’acustica nell’antico impianto che ha dimostrato la genialità dei suoi costruttori e il miracolo della sua rinascita e che questa volta ha accolto la musica e uno dei figli di questa terra: Scipione è nato a Gaeta e vissuto a Formia e con il sud pontino ha mantenuto un forte legame.
Le note fluivano dal palco alla cavea impadronendosi con grande naturalezza di un ambiente tornato a vita nuova. Una serata indimenticabile anche per la compagnia che mi ha regalato.
(le foto sono quelle pubblicate dal Maestro Scipione sul suo profilo Fb)