25 Gennaio, 2017 - Nessun Commento

LA SCOMPARSA A FORMIA
UN ACCANITO LOTTATORE POLITICO

comune-di-formia1-2E’ scomparso a Formia dopo una vita impegnata e lunga uno dei personaggi della politica “classica” della città del Golfo, Gaetano Forte, detto familiarmente Gaetanino. Questo non vuole essere un “coccodrillo” ritagliato su una sua biografia, ma soltanto un ricordo di una persona con la quale mi sono trovato a misurarmi, anche polemicamente, mai aspramente, quando lui era uno dei maggiori portavoce del Partito Comunista di Formia, che servì per moltissimi anni dai banchi del Consiglio comunale e poi provinciale, e il sottoscritto un giovane cronista de Il Messaggero provinciale; lui accanito polemista sul giornale murale del suo partito, che si chiamava, non a caso, La Battaglia; io, che credevo, come tutti i giovani, di possedere la mia verità che non sempre andava d’accordo con la sua. Di quel periodo resta difficile dimenticare, malgrado siano passati tanti anni, altri due nomi: quelli di Ubaldo Petrone, l’intellettuale che sapeva scendere in strada e la cui feroce razionalità non esitava a passare anche sul cadavere di un mondo che cresceva in economia, in popolazione, in benessere, ma stravolgeva la città degli aranci profumati e della zagara che era Formia tra gli anni Cinquanta e primi anni Sessanta del Novecento. L’altro nome era quello di Luigi Ciccolella, anche lui ormai scomparso, uomo meno passionale ma non meno duro ed efficace di Gaetanino Forte. Come mi è sempre accaduto, polemizzare con “avversari” non mi ha mai portato a disprezzarli, né a dimenticarli, e quando fu il tempo di scrivere due libri dedicati alla storia “illustrata” della Formia più recente, mi parve logico chiedere a Gaetanino Forte di aiutarmi a rileggere sulle carte ormai ingiallite che egli possedeva in gran copia, una parte di quella storia politica nata dallo sfacelo del fascismo. E Forte fu tanto signore e generoso da riempirmi di una quantità disordinata ma utile dei documenti che ancora possedeva e che mi dettero lo spunto per far riemergere ricordi di ogni genere delle battaglie politiche e delle cronache che, con l’avvocato Antonio Lutrario, consegnavo al mio giornale. Ho appreso della sua scomparsa solo leggendo gli annunci funebri sui muri di Formia in occasione di uno  dei non infrequenti ritorni nel Golfo, e mi è dispiaciuto di non avergli potuto rendere omaggio alle sue esequie. Che la terra ti sia lieve Gaetano Forte.

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