12 Giugno, 2017 - Nessun Commento

L’ACQUA, TRA “UTILI” E SPRECHI

bessonAcqualatina – il gestore privato del sistema idrico in provincia di Latina – ha realizzato nell’anno 2016 un forte utile di esercizio: 17,8 milioni di euro, a fronte di oltre 13 milioni di euro di investimenti fatti. Il risultato è importante, ma chi osserva dall’esterno è portato ad attribuire quel top al forte incremento che le tariffe hanno subìto proprio negli ultimi due anni. Cioè, sembra più un’operazione “spremitura” del contribuente che il risultato di una saggia amministrazione. Ma è già tanto che quei soldi ci siano, perché quelli che mancano sono proprio gli investimenti. Per esempio, per adeguare le vecchie tubazioni istallate decenni fa, che sono autentici colabrodo che provocano straordinari e continui sprechi di acqua. Ricordo che quando collaboravo con Il Messaggero, circa trent’anni fa cominciammo a scoprire che oltre il 60% dell’acqua che circolava nelle tubature di Latina si perdeva sotto terra. Poi si attivò la sorgente delle Sardellane, con acqua fortemente salina, con conseguenti danni agli apparecchi domestici e la corsa alle acque in bottiglie di plastica. Ma anche quell’acqua finiva spesso sotto terra o nelle strade che si allagavano e la tariffa aumentava, perché i costi aumentavano. Francamente non so quanti interventi sostitutivi e rinnovativi della rete idrica siano stati eseguiti, ma se dovessi giudicare dalle mie “bollette” idriche e dai comunicati sulla necessità di eseguire riparazioni, non mi pare che sia stata fatta molta strada sia a favore dell’utenza che per risparmiare la sempre più preziosa acqua. Casualmente mi è capitato di apprendere che nel Golfo le utenze paganti (ossia, quelle che Acqualatina ha ereditato dal precedente consorzio acquedottistico) sono largamente inferiori alle utenze effettive. In altre parole, se la cosa è vera, pagano pochi e consumano molti, per cui chi paga lo fa per sé e per compensare i “buchi” che si aprirebbero nel bilancio. Mi chiedo, forse ingenuamente, come si faccia a non trovare le utenze fantasma e a far loro pagare quello che debbono, per non parlare delle utenze che rubano acqua: basterebbe incrociare quelle utenze con quelle elettriche o del gas, e un notevole abbattimento delle evasioni si otterrebbe. O no?

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