28 Febbraio, 2013 - Nessun Commento

PRESENTATO DALLA CHIESA PONTINA
IL LIBRO DEL PRIMO SINODO DIOCESANO

Il Vescovo di Latina, Terracina, Sezze e Priverno, monsignor Giuseppe Petrocchi, ha presentato il libro nato dallo svolgimento del Primo Sinodo della Chiesa Pontina. Si tratta di un volume del tutto particolare, nato al termine di una quindicina di riunioni sinodali, cui hanno partecipato i circa 200 membri della comunità diocesana, espressione del sacerdozio secolare e di ordini religiosi, dei vari carismi, formazioni culturali, appartenenze, secondo un criterio di ampia rappresentatività, preparazione e sensibilità religiosa. Le riunioni sinodali, molto partecipate, hanno costituito il punto di arrivo di una preparazione iniziata l’anno 2005, quando il Vescovo ha indetto il Sinodo, che è andato svolgendosi e crescendo attraverso assemblee, riti, convegni.,momenti di approfondimento e di analisi. Il volume ha il titolo : “Perché la nostra Chiesa sia ”più-Una”. Libro del Primo Sinodo della Chiesa Pontina. 2005-2012”. Il testo delle riflessioni e delle proposte ha ricevuto il suggello finale dalla Vaticana Congregazione per i Vescovi, attraverso una lettera “di conformità” firmata dal cardinale Marc Ouellet, in data 8 giugno 2012. Il Vescovco Petrocchji ha consegnato il volume a ciascuno dei membri religiosi e laici del Sinodo, dopo averlo approvato e promulgato il 18 ottobre 2012. Il tempo trascorso da quella data è stato assorbito dagli adempimenti canonici e dai tempi di stampa e di revisione delle bozze. Si tratta, in effetti, di 310 pagine di testi e annotazioni, articolate in un ampio indice che disegna la “nuova” Chiesa Pontina in tutti i suoi aspetti organizzativi, funzionali, carismatici. Le Parti trattate sono le seguenti: La Chiesa, icona della Trinità; La Chiesa a servizio del Mistero; La Chiesa casa e scuola di comunione. In esse vengono affrontati tutti i temi che riguardano la vita dell’organismo, dalle considerazioni teologiche di base alla organizzazione gerarchica, che vede alla sua testa il Vescovo, agli organismi che ne accompagnano e aiutano la vita. Il testo sarà integrato da disposizioni sotto forma di “direttori”, ossia di norme comportamentali, di emanazione successiva.

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