25 Aprile, 2020 - 3 Commenti

GLI SCONOSCIUTI MORTI
PER LA LIBERTA’. DAL VIRUS

monumento ai caduti

Oggi, 25 aprile 2020, Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, mi sono svegliato con un doppio sentimento. Il primo era di gioia: perché forse si intravede la fine di questa reclusione impostaci dal virus, perché la giornata è bella e ci induce a sognare spiagge, mare, boschi, movimento, passeggiate, libertà (ma sempre con  mascherine e distanziamento sociale, mi raccomando!); e perché, conoscendo un po’ di storia della Liberazione ed avendola vissuta, sia pure da bambino, ricordo l’entusiasmo con cui la radio annunciava la marcia dei partigiani per le strade di Milano in quel 25 aprile 1945.

Noi, quaggiù nel Lazio, eravamo liberi già dalla fine di maggio del 1944 (fateci caso, la Liberazione in Italia cade sempre in primavera). Il secondo sentimento era di tristezza: pensavo alla strage delle persone anziane morte nelle RSA (mi è venuto di tradurre l’acronimo in Residenze Smaltimento Anziani) e nelle Case di Riposo, denominazione alla quale avrei aggiunto l’aggettivo “eterno”: Case del Riposo Eterno. E stavo quasi per gridare Liberiamo RSA e Case di Riposo! Qui si è consumata la prima grande strage del Coronavirus. Gli hanno servito su un piatto d’argento alcune migliaia di vite incapaci di difendersi e ignare di doversi difendere. Credevano, anzi, che là dentro erano ben difese. Che diamine, possibile che non ci avessero pensato?

Poi, sempre ascoltando la radio, mi è venuta ancora più tristezza quando ho sentito che a Milano hanno allestito un Cimitero per Sconosciuti. Circa 500 tombe per persone (anzi PERSONE) di cui è ignoto il nome, e che nessuno ha mai reclamato. Come i pacchi dimenticati alla stazione. Sono tombe anonime: nei cimiteri di guerra anglo-americani le tombe dei soldati privi di piastrina di riconoscimento recano la scritta: Known but to God. Conosciuto solo a Dio. E’ più affettuoso del nostro burocratico “Ignoto”.

Cambierei anche il nome di Milite Ignoto. Mettiamo su quelle crocine di plastica bianca, tutte uguali, che indicano la sepoltura di un Anziano sconosciuto quella bella frase: Noto solo a Dio. Questa cattiva storia non riguarda solo Milano. Di morti non reclamati ce ne sono dappertutto (inclusi quelli delle RSA e delle Case di Riposo di tutta Italia), e mi chiedo: possibile che ci sia tanta gente che va in giro senza documenti? E nessuno li ferma? Io quando sono in macchina vengo fermato almeno cinque-sei volte l’anno. E mi chiedono sempre documenti di riconoscimento. Possibile che siamo un popolo di semisconosciuti? Ma almeno avete fotografato i volti di quei poveri Anziani sconosciuti? Mettiamo quella fotografia, ben protetta dalla pioggia, sulle piccole croci bianche di plastica. Forse qualcuno sarà riconosciuto. Possibile che con tanti dirigenti e impiegati pubblici in attività non sia passato per la mente a nessuno (e neppure ai militari degli Onori ai Caduti, che è un’organizzazione stabile: si chiama, appunto, OnorCaduti) di utilizzare questa pietosa pratica?

3 Commenti

  • Credo che quello che scrivi abbia molto senso. Un senso che ha a che fare con la natura spirituale dell’uomo che, soprattutto in questi giorni difficili, é stata soffocata dal desiderio di agire con tempestività, talvolta calpestando i più basilari diritti dell’uomo, partendo dalla sua dignità. Tuttavia, non mi sento di puntare il dito contro qualcuno. Avverto,piuttosto, fin dall’inizio, un forte bisogno di pregare per le anime trapassate in solitudine, per i loro parenti, ma anche per i medici e gli infermieri che hanno dovuto resistere all’impulso di piangere o di abbattersi di fronte ad una ineluttabile impotenza.
    Ricordiamo tutti ogni giorno chi non c’é più, proprio perché ciascuno di loro appartiene ad un’unica famiglia, quella che chiamiamo umanità.

  • Riflettere per la morte degli anziani abbandonati. Che tristezza e mi domando tra qualche anno quanti saranno i Noti solo a Dio

  • Molto interessante scritta con sensibilità.

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